Allacciamenti

Domande e risposte

Una volta che il proprio condominio è interessato dal passaggio della rete di teleriscaldamento cosa si deve fare per decidere se allacciarsi o meno?
Con largo anticipo (almeno qualche mese prima dell’arrivo della rete), Alessandria Calore informa in via preliminare l’amministratore dei vari condomini potenzialmente interessati. Una volta stabilito il contatto, viene svolto un sopralluogo gratuito da parte dei nostri tecnici presso la centrale termica del condominio per “scattare” una fotografia energetica dell’edificio (che consiste nel verificare la fattibilità dell’allaccio e effettuare un’analisi sui dati di consumo e un stima dei costi futuri delle bollette (non più del gas ma dell’acqua calda) fornendo così tutti gli elementi utili all’amministratore, compreso il confronto con i costi storici, per convocare l’assemblea di condominio che delibera in merito.
Se l’assemblea di condominio vota a favore dell’allacciamento, dopo quanto tempo si attiva il servizio?
Dal voto positivo dell’assemblea all’attivazione del servizio – in condizioni normali - passa circa un mese. Nel caso, invece, vengano riscontrate situazioni tecniche anomale durante la precedente fase di diagnosi energetica che possano ritardare l’attivazione, Alessandria Calore lo comunica immediatamente in modo che al momento del voto l’assemblea sia informata delle tempistiche necessarie. L’ intervento in centrale termica prevede una durata di qualche ora, per cui l’operazione può agevolmente essere eseguita anche in piena stagione termica.
In cosa consiste l’intervento tecnico per “allacciare” il condominio alla rete di teleriscaldamento?
L’intervento è molto semplice e consiste nell’ installazione di uno scambiatore nel locale caldaia, accanto alla “vecchia” caldaia del gas che viene così spenta, e del relativo contatore. Preliminarmente viene realizzato lo “stacco” dalla rete principale, posata sulla strada pubblica, per portare l’acqua calda fino alla centrale termica dell’edificio. Il sistema di riscaldamento dei singoli appartamenti diventa così più semplice ed efficiente: nel momento in cui serve calore, in automatico lo scambiatore “apre” e manda l’acqua calda in circolo, quando non serve, invece, lo scambiatore “chiude”.
Entrerà in vigore l'obbligo di passare al teleriscaldamento?
No. L’adesione al teleriscaldamento è del tutto libera , ogni condominio sceglie in base alle proprie valutazioni. Va altresì precisato che la scelta di aderire al teleriscaldamento è assunta all’interno dell’assemblea condominiale e segue il medesimo iter delle scelte che necessitano della maggioranza assembleare. Alessandria Calore persegue una politica commerciale che prevede forti incentivi sin dal primo anno finalizzati a raggiungere un elevato tasso di adesione
La “vecchia” caldaia a gas deve essere rimossa o può rimanere?
Solitamente lo spazio nel locale caldaia consente di lasciare anche la vecchia caldaia a gas, in modo da permettere la sua riattivazione nel caso di una eventuale volontà dell’assemblea di condominio di ritornare al precedente sistema di riscaldamento. La decisione di mantenere o rimuovere la vecchia caldaia è, comunque, una libera scelta dell’assemblea, condizionata unicamente dalla disponibilità di spazio in centrale termica. In ogni caso i lavori di rimozione, di installazione della sottostazione di scambio, reinstallazione della caldaia sono di impatto e costo molto contenuto e quindi si possono eseguire in qualsiasi momento .
Corro il rischio di aumenti ingiustificati in bolletta se scelgo il teleriscaldamento?
Le variazioni del costo dell’energia, in più o in meno rispetto alla tariffa sottoscritta, sono le stesse che l’utente subirebbe se comprasse il gas per la propria centrale termica. Il servizio prevede una pluralità di tipologie tariffarie che, comunque, sono indicizzate all’andamento del gas metano, secondo i valori pubblicati dall’ Autorità, e quindi con la stessa modalità adottata per l’uso domestico del gas.
Se pochi stabili aderiscono al TLR e/o alcuni fossero morosi, il servizio costerà di più?
Il teleriscaldamento è un’iniziativa squisitamente commerciale e privata; il rischio d’impresa è solo del gestore. Le tariffe di vendita del servizio sono disciplinate dal contratto stipulato tra il Condominio (o Ente proprietario dello stabile) ed il Concessionario (Alessandria Calore) e sono indipendenti rispetto alle eventuali perdite economiche realizzate dal concessionario in caso di scarso successo commerciale dell’iniziativa. In caso di morosità dei singoli condòmini, valgono le stesse regole già in vigore per i riscaldamenti centralizzati a gas o gasolio: l’intero condominio è solidale nei confronti del fornitore del servizio.
Dopo aver sperimentato il TLR, nel caso non fossi soddisfatto, posso tornare al vecchio sistema?
Certamente, in ogni momento sarà possibile un “ritorno al passato”: in questo caso il concessionario, previa decisione in merito dell’assemblea di condominio, a proprie spese rimuoverà le apparecchiature installate presso il cliente e lo stesso potrà ripristinare le caldaie esistenti al momento della trasformazione o installarne di nuove se necessario.
Alla fine del 2016 è scattato l’obbligo di dotare tutti gli immobili di valvole termostatiche e contabilizzatori di calore. Aderendo al TLR potrò regolarizzare la mia posizione?
L’obbligo di dotarsi di valvole termostatiche e contabilizzatori di calore riguarda tutti gli edifici dotati di impianto di riscaldamento centralizzato ed è totalmente indipendente dal vettore energetico utilizzato. L’adeguamento a tale normativa va dunque fatto a prescindere dall’allacciamento o meno alla rete di teleriscaldamento. Anzi, migliorie di questo tipo sono spesso previste nell’ambito dell’assistenza e della consulenza in fatto di efficientamento energetico condotta dal gestore nell’ambito del contratto di allacciamento al teleriscaldamento.